Agenzia Entrate e professionisti: sportello pomeridiano e CIVIS seconda istanza

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Il rafforzamento del dialogo tra l’Agenzia delle Entrate e i professionisti rappresenta un passaggio strategico per migliorare l’efficacia dell’azione amministrativa e garantire un sistema fiscale più equo e funzionale.

In questo contesto si inseriscono le novità presentate nel corso del webinar “L’assistenza dell’Agenzia delle Entrate dedicata agli intermediari”, organizzato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (CNDCEC) in collaborazione con l’amministrazione finanziaria.

Il confronto istituzionale tra Agenzia delle Entrate e Consiglio nazionale

A margine dell’evento, il Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, ha sottolineato come l’iniziativa abbia rappresentato una concreta dimostrazione di un rapporto improntato alla collaborazione e al rispetto reciproco tra le due istituzioni, nell’interesse generale del Paese e nella prospettiva di un contrasto più efficace all’evasione fiscale.

Secondo de Nuccio, è necessario promuovere un vero e proprio cambiamento culturale nei rapporti tra Agenzia delle Entrate e professionisti, non solo a livello centrale ma anche nelle diverse realtà territoriali. In questa direzione si colloca l’avvio di nuovi strumenti di assistenza dedicati, frutto di un confronto avviato da tempo anche con il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.

Sportello pomeridiano sperimentale

Tra le principali novità annunciate figura l’attivazione di uno sportello pomeridiano sperimentale dell’Agenzia delle Entrate, rivolto prioritariamente ai professionisti.

Il servizio prevede:

  • due pomeriggi a settimana, di cui:
    • uno con assistenza in presenza presso gli uffici;
    • uno con assistenza da remoto;
  • il coinvolgimento di tutti gli uffici regionali e provinciali, sia nei capoluoghi di regione sia nei capoluoghi di provincia;
  • la possibilità di affrontare, attraverso un confronto diretto con l’amministrazione, le casistiche di maggiore complessità.

Le tipologie di assistenza ammesse allo sportello riguardano, in particolare:

  • comunicazioni di irregolarità;
  • cartelle di pagamento;
  • controlli formali;
  • accertamenti parziali automatizzati;
  • lettere di compliance;
  • rimborsi delle imposte dirette.

La fase sperimentale consentirà di valutare l’efficacia dell’assistenza in presenza anche in relazione allo sportello digitale, con un monitoraggio specifico del tasso di abbandono degli appuntamenti, in considerazione dell’investimento organizzativo richiesto.

Canale CIVIS: introduzione della “seconda istanza”

Nel corso del convegno è stata inoltre annunciata un’importante evoluzione del servizio CIVIS, attualmente utilizzato per la gestione telematica di numerose problematiche fiscali, in particolare in materia di avvisi di irregolarità e cartelle di pagamento.

Nel primo trimestre del 2026 sarà attivata la nuova funzionalità denominata “CIVIS seconda istanza”, che consentirà a contribuenti e professionisti di fornire ulteriori chiarimenti qualora l’esito della prima istanza non venga ritenuto corretto.

In linea generale, la lavorazione della seconda istanza sarà affidata allo stesso ufficio che ha definito la prima richiesta, garantendo così continuità istruttoria e maggiore coerenza nelle valutazioni.

Condivisione del patrimonio informativo dell’Agenzia delle Entrate

Un ulteriore ambito di intervento riguarda la condivisione del patrimonio informativo dell’Agenzia delle Entrate con i professionisti:

  • alcuni dati fiscali saranno resi disponibili in modo strutturato, anche attraverso la possibilità di importazione diretta nei software professionali.

L’obiettivo è duplice:

  1. ridurre il rischio di errori nella predisposizione delle dichiarazioni;
  2. migliorare la qualità complessiva degli adempimenti fiscali.

Novità normative sulla compensazione dei crediti

Nel corso del webinar, il Viceministro Maurizio Leo ha infine anticipato la presentazione di un emendamento governativo volto a eliminare il divieto di compensazione dei crediti d’imposta con i debiti previdenziali e assicurativi.

Una modifica accolta con favore dal Consiglio nazionale dei commercialisti, in quanto risponde a una richiesta avanzata con forza dall’organo di rappresentanza e consente di superare una previsione normativa ritenuta particolarmente penalizzante per i contribuenti di minori dimensioni.

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