Escluso il peculato per le spese di modesta entità

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La Corte di cassazione, con sentenza 41709 del 2010, ha escluso che possa integrare reato l'utilizzo, da parte del pubblico dipendente, del telefonino di servizio o della connessione ad internet in ufficio per motivi privati nel caso in cui le spese risultino molto contenute.

In particolare, è stata confermata la decisione con cui i giudici di merito avevano disposto il non luogo a procedere nei confronti di un dirigente del Comune di Stresa, indagato per peculato e abuso d'ufficio in quanto aveva usato il cellulare di servizio per contatti privati per una spesa totale di 75 euro di traffico telefonico.

Per la Corte di legittimità, i danni di scarsa entità al patrimonio della pubblica amministrazione sono irrilevanti in quanto consistenti in condotte “inoffensive del bene giuridico tutelato”.
Anche in
  • ItaliaOggi, p. 40 – P.a., web sdoganato – Alberici
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 39 - Sì con cautela all'uso privato del cellulare di servizio

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