False fatturazioni: riscontrato il concorso tra il professionista ed il cliente

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La Corte di cassazione, con sentenza n. 35453 del 1° ottobre 2010, ha confermato la condanna impartita dai giudici di merito nei confronti di una commercialista e di un suo cliente, il marito, per aver indicato, nella dichiarazione dei redditi di quest'ultimo, elementi passivi fittizi avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti. 

I giudici di legittimità, pur escludendo il concorso nel reato per chi emetta la falsa fattura e chi la utilizzi, non hanno escluso il concorso tra la professionista ed il cliente “nella emissione della fattura o del documento per operazioni inesistenti secondo le regole ordinarie del concorso di persone nel reato ex articolo 110 del Codice penale”.

Per entrambi gli imputati – sottolinea infine la Corte - il reato doveva considerarsi unitario nonostante le false fatture in esame fossero plurime.
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