Modello 730/2024, elementi di incoerenza per i rimborsi. Ultimi giorni per l'annullamento

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Modello 730/2024, elementi di incoerenza per i rimborsi. Ultimi giorni per l'annullamento

Con il provvedimento n. 267777, pubblicato dall'Agenzia delle Entrate il 17 giugno 2024, viene compiuto un passo importante nella gestione fiscale delle dichiarazioni dei redditi in Italia, in particolare per il modello 730/2024. Con il documento di prassi sono stati definiti criteri chiari e specifici per l'identificazione degli elementi di incoerenza nelle dichiarazioni dei redditi che potrebbero suggerire la necessità di controlli preventivi.

In pratica, l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato il provvedimento riguardante i criteri che possono giustificare uno stop preventivo, sottolineando l’importanza del profilo di rischio del contribuente e delle correzioni significative rispetto ai dati precompilati.

NOTA BENE: I criteri di anomalia individuati sono essenziali per scovare eventuali discrepanze significative tra i dati forniti dal contribuente e quelli precompilati dall'Agenzia, soprattutto quando queste modifiche influenzano l'ammontare del reddito dichiarato o dell'imposta dovuta e, in particolare, quando determinano un rimborso in capo al contribuente di importo superiore a 4.000 euro.

L'obiettivo di questi controlli preventivi è assicurare che tutte le dichiarazioni siano accurate e conformi alle normative vigenti, prevenendo così frodi fiscali e garantendo l'equità del sistema tributario.

I criteri approvati con il provvedimento 267777/2024 sono una continuazione e una conferma di quelli stabiliti in precedenza, a partire dal 2017, e si applicano a tutte le dichiarazioni del modello 730 presentate, sia tramite i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) sia direttamente dai contribuenti.

Nello specifico, sono stati confermati i criteri già previsti in relazione alle ultime annualità:

  • mod. 730/2017 (Provv. 9 giugno 2017, n. 108815);
  • mod. 730/2018 (Provv. 25 giugno 2018 n. 127084);
  • mod. 730/2019 (Provv. 19 giugno 2019 n. 207079);
  • mod. 730/2020 (Provv. 5 giugno 2020 n. 225347);
  • mod. 730/2021 (Provv. 24 maggio 2021 n. 125708);
  • mod. 730/2022 (Provv. 30 maggio 2022 n. 184653)
  • mod. 730/2023 (Provv. 9 giugno 2023 n. 203543).

Questa procedura di verifica non solo aumenta la trasparenza e l'integrità del processo di dichiarazione dei redditi, ma fornisce anche una base solida per l'efficacia degli interventi dell'Agenzia delle Entrate nel rispetto dei tempi e delle modalità stabilite dalla legge.

Controlli preventivi sui modelli 730

E’ l'articolo 5, comma 3-bis, del Decreto Legislativo n. 175 del 2014 a stabilire una disciplina specifica per l'attuazione dei controlli preventivi sui modelli 730. Tale normativa si attiva in presenza di situazioni valutate come "a rischio", garantendo così un'attenta verifica delle dichiarazioni dei redditi per prevenire discrepanze e irregolarità fiscali.

Nello specifico, la Legge di Bilancio 2016, tramite l'articolo 1, comma 949, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ha introdotto modifiche puntuali nel decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, inserendo il comma 3-bis all'articolo 5. La disposizione prevede l'attuazione di controlli preventivi da parte dell'Agenzia delle Entrate su dichiarazioni dei redditi presentate direttamente dai contribuenti o tramite sostituti d'imposta, come i CAF o professionisti abilitati, nei seguenti casi:

  1. modifiche incisive, ossia quando le dichiarazioni, rispetto a quelle precompilate, presentano modifiche che influenzano la determinazione del reddito o dell'imposta.
  2. incoerenze o rimborsi elevati, quando si evidenziano elementi di incoerenza rispetto ai criteri stabiliti dall'Agenzia delle Entrate o se il rimborso risultante supera i 4.000 euro.

La norma sancisce che in presenza delle suddette modifiche/incoerenze l'Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi.

I controlli possono essere:

  • automatizzati o possono richiedere una verifica della documentazione giustificativa;
  • completati entro quattro mesi dalla scadenza del termine di trasmissione della dichiarazione, o dalla data di trasmissione se questa avviene dopo la scadenza.
ATTENZIONE: I rimborsi spettanti, dopo aver completato i controlli preventivi, devono essere erogati entro sei mesi dal termine di trasmissione della dichiarazione, o dalla data di trasmissione se successiva.

Il superamento dei controlli preventivi non esclude la possibilità degli ulteriori controlli successivi previsti in materia di imposte sui redditi.

Modello 730/2024, criteri per individuare gli elementi di incoerenza

Con il provvedimento agenziale n. 267777 del 17 giugno 2024, sono stati approvati i criteri per individuare gli elementi di incoerenza da utilizzare per effettuare i controlli delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2024 con esito a rimborso.

I criteri per l’individuazione degli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2024 includono:

  • scostamenti significativi: viene considerato un elemento di incoerenza uno scostamento significativo nei dati riportati nei modelli di versamento, nelle Certificazioni Uniche, e nelle dichiarazioni dell'anno precedente rispetto ai dati attuali;
  • discrepanze con dati esterni: un altro criterio riguarda la presenza di discrepanze significative tra i dati forniti dal contribuente e quelli provenienti da enti esterni o quelli riportati nelle Certificazioni Uniche;
  • rischi precedenti: la presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.

Questi elementi di incoerenza, una volta identificati, possono attivare un controllo preventivo non solo su dichiarazioni precompilate modificate, ma anche su quelle presentate tramite CAF o professionisti abilitati, garantendo che modifiche significative alla dichiarazione che influenzano la determinazione del reddito o dell’imposta siano accuratamente verificate. Tali controlli sono considerati parte integrante del sistema fiscale per mantenere l'integrità e la correttezza delle dichiarazioni fiscali.

Modello 730/2024, annullamento entro il 20 giugno 2024

Il Fisco offre una seconda opportunità a chi ha inviato il modello 730 precompilato e, solo successivamente, si è reso conto di aver commesso errori di compilazione. A partire dal 27 maggio 2024, è possibile annullare la dichiarazione online attraverso le funzionalità del sito dell’Agenzia delle Entrate, specificamente dedicato alla dichiarazione precompilata, selezionando l’opzione "Richiedi annullamento 730".

Dopo l'annullamento, il modello 730/2024 precedentemente trasmesso sarà completamente cancellato, permettendo al contribuente di accedere nuovamente alla dichiarazione originariamente predisposta dall’Agenzia delle Entrate. Da qui, il contribuente può apportare le correzioni necessarie (in caso di errori o di mancata inclusione di spese detraibili o deducibili) e inviare nuovamente la dichiarazione, rispettando la scadenza del 30 settembre 2024.

NOTA BENE: Per annullare la dichiarazione, è essenziale che il modello 730 inviato sia nello stato "Elaborato". Una volta cancellata la dichiarazione, per poter procedere con un nuovo invio, il sistema richiede un intervallo di attesa che varia dalle 24 alle 48 ore.

E’ possibile annullare il modello 730/2024 una sola volta e tale operazione deve essere completata entro il 20 giugno 2024. Anche i modelli 730 + Redditi correttivi possono essere annullati entro la stessa data, indipendentemente dalla presenza o meno del modello F24 allegato.

Il processo di annullamento richiede che l'accesso all'applicazione avvenga con le stesse credenziali usate per l'invio originale, e dopo l'annullamento, eventuali modelli F24 preparati saranno automaticamente rimossi.

Le ricevute di annullamento saranno disponibili nella sezione “Ricevute” per il controllo e la stampa, garantendo così la completezza e l'accuratezza della procedura di annullamento e reinserimento della dichiarazione fiscale.

IMPORTANTE: Dopo la scadenza del 20 giugno, eventuali correzioni al modello 730 precompilato devono essere gestite attraverso l'assistenza di un CAF o di professionisti abilitati. Se è già stato inviato un modello 730 e si ha la necessità di completare o correggere la dichiarazione, dal 3 giugno 2024 e fino al 15 ottobre 2024 è possibile inviare “Redditi aggiuntivo” oppure “Redditi correttivo”. Superato il 15 ottobre, è possibile sanare la situazione solo con “Redditi integrativo”.
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