redattore profile

Michele Siliato

Esperto in diritto del lavoro, relazioni sindacali, contrattualistica e contenzioso amministrativo e del lavoro. Esercita la professione di Consulente del Lavoro in Messina e Roma, assistendo PMI e prestando consulenza per gruppi societari.

Collabora con l'editore Edotto per la redazione di approfondimenti e prontuari in materia di diritto del lavoro, diritto sindacale e contenzioso, e con noti centri studi del settore per la pubblicazione di articoli in materia giuslavoristica.

Relatore in convegni per professionisti ed aziende sulle principali tematiche del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.


Il lavoro straordinario, limiti e opzioni di gestione

Il lavoro straordinario è il lavoro prestato oltre il normale orario di lavoro di 40 ore settimanali o della minore durata prevista dai CCNL. Può essere svolto solo previo accordo tra azienda e lavoratore e per un monte ore annuo non superiore a 250.


Decreto sport: nuove modifiche al lavoro sportivo

Comunicazione preventiva all’amministrazione di appartenenza per i dipendenti pubblici. Per i volontari sportivi, rimborsi esenti fino al limite di 400 euro mensili e nuova comunicazione al RASD. Sono le novità del decreto Sport sul lavoro sportivo. 


Mance nei pubblici esercizi, detassazione e rilevanza ai fini fiscali

Dal 2023 si applica la detassazione delle mance elargite al personale impiegato nei settori turistico-alberghiero e nella ristorazione. Le mance sono soggette ad imposta sostitutiva IRPEF al 5%. Come e quando si applica il regime fiscale agevolato?


Trasferimento d'azienda e tutele dei lavoratori nelle piccole e medie imprese

Con il trasferimento d'azienda, i rapporti di lavoro continuano senza soluzione di continuità in capo al cessionario. Il cessionario deve applicare i trattamenti, economici e normativi, previsti dalla contrattazione collettiva fino alla loro scadenza


Premi di risultato e conversione in welfare: calcolo di convenienza

Confermato, per il periodo d’imposta 2024, il dimezzamento dal 10% al 5% dell’aliquota sostitutiva IRPEF  sui premi di risultato. Il dipendente può trasformare il premio detassato in servizi di welfare aziendale, perdendo però le detrazioni d'imposta