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Transazione e inadempimento della parte datoriale

12/09/2014 In caso di accordo transattivo con pagamento rateizzato può essere inserita la clausola per cui il mancato pagamento anche di una sola rata comporta la risoluzione di diritto del patto; laddove questo avvenga il contratto si risolve. In sede di verifica gli ispettori potranno prendere atto della risoluzione e adottare un provvedimento di diffida accertativa per gli importi risultanti dalla differenza tra quanto già percepito e quanto da percepire, oltre agli eventuali provvedimenti sanzionatori.
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Strumenti di tutela avverso il provvedimento di disposizione

05/09/2014 Il datore di lavoro che decida di impugnare il provvedimento di disposizione impartito dagli ispettori del lavoro ai sensi dell’art. 14 D.lgs. 124/2004 può percorrere due strade: ricorrere dinanzi al Direttore della DTL nel termine di 15 giorni dalla notifica del provvedimento o, in via alternativa, presentare ricorso giurisdizionale al TAR territorialmente competente.
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Permessi retribuiti (ROL) e accertamenti ispettivi

25/08/2014 La prassi di disporre al dipendente di non presentarsi al lavoro e di imputare l’assenza relativa a titolo di ROL, sebbene assai diffusa nel mondo lavoristico, può ritenersi giustificabile nella misura in cui il lavoratore non si opponga formalmente alla determinazione datoriale: in tale caso l’ispettore del lavoro adotterà atto di disposizione ai sensi dell’art. 14 D.lgs. 124/2004 con il quale intimerà la restituzione delle ore di ROL indebitamente decurtate.
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Jobs Act: contratti a termine, limiti di contingentamento, disciplina pattizia e regime sanzionatorio

04/07/2014 Il c.d. Jobs Act ha posto il limite di contingentamento per i contratti a termine pari al 20%. Nel caso in cui il CCNL applicato dall’azienda preveda un limite inferiore, quest’ultimo viene elevato secondo quanto previsto dal c.d. Jobs Act, sempre che non ci si trovi in regime di ultrattività della disciplina scaduta. L’eventuale sanzione dovuta a causa del superamento del limite di contingentamento può essere commisurata alla durata concreta del rapporto di lavoro o a quella astratta.
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Scioglimento società di persone: conseguenze ispettive

13/06/2014 In caso di società di persone, laddove rimanga un solo socio, dottrina e giurisprudenza sono divise. Per la prima, passati sei mesi, la società diventerebbe unipersonale; per la seconda ci sarebbe invece una trasformazione informale in ditta individuale. Il Ministero del Lavoro non ha preso posizione in merito, ma gli ispettori sono comunque tenuti a scegliere tra le due opzioni: gli eventuali provvedimenti sanzionatori saranno di conseguenza differenti, a seconda che l’organo di vigilanza aderisca alla prospettazione della dottrina o a quella della giurisprudenza.
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Accesso agli atti e riservatezza del dichiarante

06/06/2014 In tema di accesso agli atti, la tutela della riservatezza circa le dichiarazioni rese dal lavoratore viene diversamente garantita a seconda che il procedimento ispettivo sia svolto dall’Ispettorato del Lavoro o dalla Guardia di Finanza: nel primo caso, alla luce delle recenti sentenze del Consiglio di Stato, il diritto di difesa recede a fronte del diritto alla riservatezza, mentre nel secondo caso le dichiarazioni vengono consegnate al datore di lavoro in allegato al processo verbale di contestazione.
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Il datore di lavoro può unilateralmente diminuire la retribuzione migliorativa?

30/05/2014 Il datore di lavoro può, nel corso del rapporto e in assenza di mutamento delle mansioni, modificare la retribuzione migliorativa attribuita al lavoratore, tramite un accordo con lo stesso secondo le garanzie previste dall’art. 2113 c.c.. Altrimenti il datore di lavoro può attivare domanda giurisdizionale per conseguire l’annullamento parziale del contratto nella parte in cui prevede trattamenti retributivi più favorevoli, allegando e provando l’eventuale errore in cui è incorso.