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Approfondimenti Fisco

Nuovi OIC alla prova dei bilanci 2017

19/01/2017

Il Decreto Legislativo 139 del 18 agosto 2015 ha completato l’iter di recepimento della direttiva 34/2013/UE. La Direttiva 34/2013/UE ha apportato innovazioni all’ordinamento contabile europeo, con l’obiettivo dell’armonizzazione dei bilanci d’esercizio in Europa. Il D.Lgs. 139/2015 integra e modifica il Codice Civile e il D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127, per allinearne le disposizioni in materia di bilancio alle disposizioni della citata Direttiva, e anche altri provvedimenti legislativi già esistenti. Lo stesso decreto adegua altri provvedimenti legislativi alle indicazioni della direttiva o per esigenze di coordinamento con altre normative (D.Lgs. 173/1997 imprese di assicurazione, D.Lgs. 39/2010 in materia di revisione legale dei conti, D.Lgs. 38/2005 recante l’ambito di applicazione dei soggetti tenuti a redigere il bilancio su base individuale e/o consolidata secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS).

La nuova flat tax opzionale per le imprese individuali e società di persone

12/01/2017

Tra le disposizioni più interessanti della Legge di bilancio 2017 vi è l’introduzione dell'Iri (Imposta sul reddito d'impresa), ovvero di un nuovo metodo per la determinazione delle imposte prevista dal nuovo articolo 55-bis del Tuir in particolare per i piccoli imprenditori e le società che adottano la contabilità ordinaria.

La norma rende possibile suddividere il reddito d'impresa da quello effettivamente distribuito all'imprenditore o ai soci e prevede la possibilità di optare per una aliquota pari a quella Ires da applicare al reddito d'impresa di tali soggetti.

Con l'Iri, le somme prelevate sono portate a deduzione del reddito d'impresa nei limiti del reddito del periodo d'imposta e dei periodi d'imposta precedenti assoggettati a tassazione separata al netto delle perdite residue computabili in diminuzione del reddito del periodi precedenti.

La legge 232/2016 introduce nel Tuir, con effetto dal 1° gennaio 2017, un nuovo regime di tassazione separata (opzionale) con aliquota del 24%.

Le imprese avranno il vantaggio di applicare una aliquota fissa sul reddito d'impresa e di evitare che tale reddito faccia cumulo con altri eventuali redditi ai fini della progressività Irpef. La determinazione del reddito d'impresa rimane quella ordinaria, e le somme prelevate dall'imprenditore individuale o dai soci risultano deducibili nel reddito d'impresa tassato con l'Iri, e risultano imponibili al 100% in capo all'imprenditore individuale o ai soci.

Tassazione agevolata sui finanziamenti

22/12/2016

Le agevolazioni previste dal D.P.R. 601/1973 sul credito (art. da 15 a 20 bis) prevedono che, in determinate condizioni, le operazioni relative ai finanziamenti a medio e lungo termine sono escluse dal trattamento ordinario di imposizione indiretta (nello specifico imposte di registro, di bollo, ipotecaria e catastale e della tassa sulle concessioni governative) e assoggettate al pagamento di una imposta sostitutiva.

L'agevolazione fiscale esonera il pagamento di tutti i tributi indiretti, che sarebbero altrimenti applicabili ai singoli atti posti in essere per effettuare le operazioni di finanziamento.

Dalla introduzione del regime ad oggi, vi sono state diverse modifiche che hanno interessato in particolare i diversi profili applicativi (aliquota, adempimenti, ambito soggettivo e oggettivo), fino ad assumere le caratteristiche di un regime opzionale per effetto delle modifiche apportate dal D.L. 145/2013 e dal D.L. 91/2014. Il regime si caratterizza come una possibilità agevolativa la cui opportunità di applicazione viene valutata dalle parti interessate.

Principali novità fiscali della Legge di bilancio 2017

15/12/2016

Nella legge di bilancio 2017, dopo la conclusione dell'iter parlamentare con l'approvazione definitiva del Senato, sono presenti sia novità che conferme. Dal super-ammortamento del 140 per cento, al rafforzamento dei bonus su ristrutturazioni edilizie, al risparmio energetico e ai lavori antisismici. Quest'anno la legge di bilancio ha vantato un rapido iter parlamentare di approvazione, si tratta di una manovra da 27 miliardi di euro, che si poggia su tre pilastri, gli investimenti pubblici e privati, le pensioni e gli interventi per la famiglia. A questi si aggiungono alcune misure importanti a livello fiscale, in particolare sono rinviati al 2018 gli aumenti Iva introdotti dalla legge di stabilità 2015 e sono soppressi gli aumenti di accise introdotti dalla legge di stabilità 2014 (clausole di salvaguardia). Al via il taglio di 3,5 punti dell’Ires (dal 27,5 al 24%), l’arrivo dell’Iri con aliquota al 24% per le piccole imprese. Cambiano le modalità di determinazione del reddito e del valore della produzione netta per le imprese individuali e le società di persone in regime di contabilità semplificata, dal criterio di competenza si passa al criterio di cassa.

Alla cassa per Imu e Tasi il prossimo 16 dicembre

09/12/2016

Il 16 dicembre scade il consueto appuntamento con i tributi comunali sugli immobili per versare il saldo di Imu e Tasi, dopo il pagamento dell'acconto avvenuto lo scorso giugno. Per il calcolo del saldo quest'anno non ci dovrebbero essere problemi perché a giugno erano già note le aliquote 2016, dato che la scadenza per l’adozione delle delibere comunali è stata fissata al 30 aprile.

Per verificare le aliquote, comunque, si può consultare il portale del Dipartimento delle Finanze che è il sito ufficiale, dove sono presenti tutte le delibere che quest’anno andavano trasmesse entro il 14 ottobre.

Bisognerà ricordarsi delle novità del 2016, a partire dall’esonero Tasi per le abitazioni principali, comprese quelle degli inquilini, ad eccezione delle categorie di lusso. Bisogna prestare attenzione anche alla maggiorazione dello 0,8 per mille sulla Tasi eventualmente adottata dal comune nel 2015.

La Legge di Stabilità 2016 impone un’apposita delibera di conferma nel caso in cui il comune intenda mantenerla, ma se lo 0,8 per mille è stato usato nel 2015 per le abitazioni principali, nel 2016 questa aliquota non è più confermabile, perché è limitata agli immobili non esentati, né è possibile spostarla su altre fattispecie non previste nel 2015, perché in tal caso si violerebbe il blocco degli aumenti.

Relativamente alla Tasi un’altra novità riguarda il nuovo regime di favore previsto per i fabbricati merce, consistente nell’applicazione di un’aliquota ridotta pari all’1 per mille con possibilità di arrivare fino al 2,5 per mille o di azzerarla.

Tra le novità invece applicabili ad entrambi i tributi, si segnala la riduzione del 50% per i comodati, che rende inefficaci le eventuali assimilazioni disposte in precedenza dai comuni.

Definizione agevolata: aspetti operativi e criticità

01/12/2016

Con la conclusione dell’iter di conversione in Legge del D.L. 193 del 22.10.2016, (cd. Decreto fiscale) collegato alla Legge di Bilancio per il 2017, sono diventate definitivamente operative, con qualche modifica rispetto al decreto originario, le disposizioni dell’articolo 6 sulla definizione agevolata delle cartelle esattoriali, che consente la definizione dei carichi inclusi nei ruoli (compreso quanto derivante da avvisi di accertamento esecutivi e avvisi di addebito Inps) affidati agli agenti della riscossione negli anni dal 2000 al 2016.

Obiettivo della norma è quello di ridurre e razionalizzare le passività pendenti per le iscrizioni a ruolo, lo stesso decreto prevede inoltre la soppressione di Equitalia con lo scioglimento delle società dell’omonimo gruppo a partire dal 1° luglio 2017.

L’attività di riscossione nazionale viene affidata all’Agenzia delle Entrate, tramite “Agenzia delle entrate-Riscossione”, nuovo ente pubblico strumentale, sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del ministro dell’Economia e delle finanze e al monitoraggio della stessa Agenzia. La definizione agevolata riguarda sia le entrate erariali, che quelle di tutti gli enti impositori che hanno fatto uso dello strumento del ruolo.

Sono previste delle esclusioni che fanno riferimento ad entrate particolari e coinvolgono i comuni solo per quanto riguarda le sanzioni al codice della strada e le altre sanzioni amministrative. Il decreto introduce, inoltre, la possibilità della definizione agevolata anche per le entrate regionali e locali. Regioni, Province, Comuni e città metropolitane potranno con apposito regolamento introdurre la definizione agevolata delle proprie entrate.

Il versamento del secondo acconto delle imposte

24/11/2016

Il prossimo 30 di novembre scade il termine per il versamento del secondo acconto delle imposte per i contribuenti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare. Con riferimento al 2016, si fa presente che già lo scorso giugno e luglio la generalità dei contribuenti, tenuti alla compilazione della dichiarazione dei redditi e dell’eventuale dichiarazione Irap, ha dovuto determinare e versare non solo l’eventuale saldo per il periodo d’imposta precedente (2015), ma, in presenza di determinate condizioni, anche il primo acconto 2016.

Relativamente al quantum da versare, si osserva che in presenza di redditi tassabili che si mantengono generalmente costanti nel tempo, il saldo risulta solitamente “coperto” dagli acconti versati in corso d’anno e quindi il contribuente manterrà delle uscite finanziarie più o meno costanti. Al contrario in presenza di redditi variabili in aumento o in diminuzione, ci si trova di fronte, in linea di massima, rispettivamente ad un esborso finanziario in aumento ovvero ad un credito d’imposta più o meno consistente.

Notifiche via Pec: validità e limiti

17/11/2016

Le notifiche con la posta elettronica certificata coinvolgono diversi aspetti del contenzioso tributario, che vanno dalla notifica degli avvisi di accertamento delle cartelle di pagamento alla trasmissione degli atti processuali. L’utilizzo e la diffusione delle nuove tecnologie nei processi di notificazione degli atti amministrativi, in particolare di quelli tributari, rappresenta uno degli obiettivi del legislatore, al conseguimento di una maggiore efficienza ed economicità nei procedimenti. Si pensi alla recente possibilità di notificare le cartelle di pagamento via Pec e gli atti inerenti alla voluntary disclosure, come pure alla modalità con le quali sono messe a disposizione dei contribuenti le informazioni riguardanti i processi verbali di constatazione.

La normativa attuale (molto diversificata) regola i procedimenti di notifica differenziando le modalità da seguire in base alla tipologia di atti, in particolare vi sono oltre alle regole generali di notifica degli atti amministrativi, ad esempio, le regole per :

  • le notifiche delle cartelle esattoriali, per le quali è prevista in modo esplicito la possibilità di avvalersi della Pec (D.P.R. 602/1973);

  • le notifiche degli atti processuali tributari (D.Lgs. 546/1992).

Nuove misure per il recupero dell'evasione

10/11/2016

Il decreto fiscale 193/2016, emanato dal Governo e collegato alla legge di bilancio 2017, contiene diverse novità destinate ad impattare sul sistema fiscale nazionale, si va dalla soppressione di Equitalia e dalla rottamazione delle cartelle esattoriali a misure atte a potenziare la riscossione e il recupero dell’evasione.

A decorrere dal 1° luglio 2017, Equitalia, attuale agente delle riscossione, verrà soppressa con lo scioglimento di tutte le società facenti parte del gruppo. L’attività di riscossione nazionale sarà affidata all’Agenzia delle Entrate e sarà svolta da un ente strumentale, denominato Agenzia delle Entrate-Riscossione, sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del ministro dell’Economia e delle finanze, e l’Agenzia delle Entrate dovrà monitorare l’attività del nuovo ente. Lo Statuto del nuovo soggetto, che disciplinerà le funzioni e le competenze degli organi, sarà approvato con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Mef.

Decreto fiscale e nuova apertura della Voluntary Disclosure

03/11/2016

Il Governo ha emanato il Decreto Legge 193/2016 in materia fiscale, collegato alla legge di bilancio 2017 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre scorso con il quale ha apportato rilevanti modifiche al sistema fiscale. Tra le varie disposizioni vi è la riapertura dei termini per la voluntary disclosure (collaborazione volontaria) prevista all'articolo 7. Con tale procedura (alla sua seconda versione), si ricorda che i contribuenti possono regolarizzare gli investimenti illecitamente detenuti all’estero e gli imponibili di fonte italiana, beneficiando di una riduzione delle sanzioni previste per le violazioni in materia di monitoraggio fiscale.

Ci si potrà avvalere della voluntary “bis” fino al 31 luglio 2017, a condizione che il contribuente che presenta l’istanza non l’abbia già presentata in precedenza. Si dovrà poi effettuare il versamento di quanto dovuto (imposte, ritenute, contributi, interessi e sanzioni) entro il 30 settembre 2017, senza possibilità di avvalersi della compensazione. Il versamento potrà avvenire in un’unica soluzione o in tre rate mensili di pari importo (la prima entro il 30 settembre 2017).