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Annarita Scarcella

Annarita Scarcella è esperta di diritto del lavoro, previdenziale e amministrazione del personale.

Laureata con lode presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, ha maturato una esperienza più che trentennale nell'editoria e nella comunicazione professionale specializzata, su carta e online.

Per la testata giornalistica Edotto scrive, come responsabile della sezione Lavoro, articoli specialistici di approfondimento e di aggiornamento normativo e giurisprudenziale in materia di lavoro e pensioni. Redige circolari informative e tematiche per Aziende e Studi professionali.

Tutta la Redazione Edotto vanta una specializzazione comprovata nell'ambito dell’informazione tecnico-normativa per Professionisti, Associazioni ed Aziende. Informa, ogni giorno, gli oltre 53000 utenti attraverso le 20 linee editoriali con aggiornamento quotidiano, settimanale, quindicinale e mensile
Pubblica - sul portale www.edotto.com - articoli, approfondimenti e prontuari.

Nuovo Bonus mamme: chi può fare domanda entro il 31 gennaio?

La domanda per il Nuovo Bonus mamme va presentata entro il 9 dicembre 2025. Chi matura i requisiti dopo il 28 ottobre ed entro il 31 dicembre 2025 può farlo fino al 31 gennaio 2026. Le domande trasmesse entro tale data sono pagate entro febbraio 2026


Rioccupazione in CIG: il lavoratore deve avvisare anche il datore di lavoro

Legge semplificazione: dal 18 dicembre 2025, per i lavoratori in cassa integrazione, in aggiunta alla preventiva comunicazione all’INPS, introdotto l’obbligo di informare tempestivamente il datore di lavoro dell’avvio di una nuova attività lavorativa


Nuovo Bonus Mamme 2025 a rischio revoca se si supera la soglia di reddito

Nuovo Bonus Mamme 2025: conta solo il reddito conseguito nell’anno d’imposta 2025. Se la lavoratrice, dopo la domanda, supera la soglia reddituale (40.000 euro) deve annullare la domanda. Se il bonus è stato pagato, l’INPS revoca e recupera le somme.


Dimissioni per fatti concludenti: non sufficienti 12 giorni di assenza ingiustificata

Dimissioni per fatti concludenti: il comportamento del lavoratore deve manifestare chiaramente la sua volontà di risolvere il contratto e 12 giorni di calendario non sono sufficienti per tale presunzione. È quanto ha statuito il Tribunale di Bergamo


Divieto di licenziamento: certificato di gravidanza anche solo in sede di ricorso

Cassazione: il certificato medico di gravidanza può essere presentato dalla lavoratrice (illegittimamente licenziata) anche in allegato al ricorso avverso il licenziamento. Non è sanzionabile l’inosservanza delle formalità previste per il certificato