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Eleonora Pergolari

Eleonora Pergolari, avvocato, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Perugia. E’ redattrice della testata giornalistica Edotto e ha esperienza decennale nell’ambito dell’informazione telematica dedicata all’aggiornamento di studi professionali, studi legali e aziende.

Nella Redazione Edotto scrive quotidianamente articoli specialistici di aggiornamento normativo e giurisprudenziale, nelle materie di diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto tributario e diritto del lavoro.


Quota 100 e divieto di cumulo. Consulta: censure inammissibili

Quota 100 e violazione del divieto di cumulo con redditi da lavoro subordinato: dichiarate inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di Ravenna, riaffermato il ruolo del giudice ordinario nell’interpretazione conforme alla Costituzione.


Ai riders etero-organizzati spettano tutele da subordinati

La Corte di Cassazione ha confermato che ai riders etero-organizzati si applicano le tutele del lavoro subordinato ai sensi dell’art. 2 d.lgs. 81/2015. I principi ribaditi dalla Suprema Corte.


Consulta: confermato l’esonero contributivo per le lavoratrici madri 2024

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 159/2025, ha confermato la legittimità dell’esonero contributivo solo per le madri lavoratrici con contratto a tempo indeterminato previsto dalla legge di bilancio 2024. Inammissibili le questioni sollevate dal Tribunale di Milano.


RSA anche per i sindacati più rappresentativi: la sentenza della Consulta

La Consulta, con la sentenza n. 156/2025, ha esteso il diritto di costituire rappresentanze sindacali aziendali anche alle associazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale, dichiarando parzialmente illegittimo l’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori.


Cassazione: il concordato minore deve rispettare l’ordine delle prelazioni

La Cassazione ha chiarito che nel concordato minore il mancato rispetto dell’ordine delle cause legittime di prelazione comporta l’inammissibilità della proposta, rilevabile d’ufficio dal giudice.