Contenzioso

Mansioni diverse, l’infortunio si paga

19/11/2007 La Cassazione, con la sentenza n. 21600 del 2007, respingendo il ricorso di una società edile che si rifiutava di risarcire il danno ad un dipendente, ha affermato che l’imprenditore è responsabile dell’infortunio del proprio dipendente anche nel caso si verifichi durante lo svolgimento di mansioni diverse, su indicazione del committente, da quelle normalmente svolte all’interno della ditta. Le misure di protezione devono essere adottate in funzione dell’azienda nel suo complesso e non solo...
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Anche il sindaco può commettere “mobbing”

08/11/2007 La Cassazione, con la sentenza n. 40891 depositata il 7 novembre scorso, ha chiarito che l’abuso d’ufficio può essere mobbing. Il caso trattato riguardava la direttrice di un asilo nido degradata sistematicamente ad ausiliaria del traffico dal sindaco, che per legge può effettuare demansionamenti saltuari a fini organizzativi. Ma il demansionamento sistematico concretizza sul fronte civile il fenomeno del mobbing e su quello penale il reato di abuso d’ufficio perché il pubblico ufficiale arreca...
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Licenziati per il cellulare

29/10/2007 La corte di Cassazione, con la sentenza n. 22066/2007, ha respinto il ricorso di un lavoratore licenziato da un’azienda telefonica per aver effettuato conversazioni private con il cellulare aziendale, per oltre 9mila euro, senza aver digitato il codice per l’addebito personale delle chiamate. La Cassazione ha chiarito che non rileva, a discolpa del lavoratore il fatto che l’azienda abbia contestato l’accaduto con un certo ritardo, in quanto le grandi dimensioni dell’impresa possono ostacolare la...
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Vale la scoperta dell’ammanco

29/10/2007 La corte di Cassazione, con la sentenza n. 21546/2007, ha respinto il ricorso di un capo-cassiere di una banca, allontanato dal proprio posto di lavoro per operazioni sospette. Il lavoratore non ha negato i fatti contestati, sollevando però l’eccezione sulla legittimità dell’atto in quanto tardivo e sulle scarse spiegazioni fornite in merito al ritardo. La Cassazione ha chiarito che il provvedimento disciplinare del datore di lavoro nei confronti del dipendente decorre dal momento dell’avvenuta...
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Reintegro senza collocamento

24/10/2007 La corte di Cassazione, con la sentenza n. 21066 del 19 ottobre scorso, si è pronunciata in merito al ricorso di una società marittima che, dopo aver licenziato un lavoratore addetto alla cassa accusato di non aver emesso gli scontrini fiscali e del conseguente ammanco, è stata condannata dal Tribunale al reintegro del lavoratore e al pagamento della retribuzione dal licenziamento alla reintegrazione. La condanna è stata confermata in Appello, escludendo dal pagamento della retribuzione alcuni...
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Rischio estorsione per il sommerso

06/10/2007 Commette reato di estorsione il datore che costringe il lavoratore ad accettare trattamenti retributivi non corrispondenti alle prestazioni effettuate, approfittando della situazione del mercato del lavoro particolarmente sfavorevole per il dipendente – di conseguenza estremamente vantaggiosa per il datore stesso - e ricorrendo a vessazioni rispetto alle quali il ribellarsi equivarrebbe a perdere il posto di lavoro. E’ quanto decide la sentenza di Cassazione numero 36642 del 21 settembre 2007.
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Contratti aziendali autonomi

03/10/2007 La Cassazione, con la sentenza n. 19351 del 18 settembre 2007, sostiene la piena autonomia tra i vari livelli della contrattazione affermando inoltre che:   - il contratto collettivo senza una scadenza non può vincolare per sempre le parti contraenti, dunque la disdetta è sempre possibile; - è possibile la cancellazione di benefici economici ottenuti dai lavoratori in passato a titolo di gratifica.
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Recesso intimato solo da chi ha potere

24/09/2007 La Cassazione, con sentenza 17885 del 22 agosto 2007, ha rimandato alla Corte d’appello di Messina una causa di lavoro in merito ad un licenziamento con la motivazione dell’illegittimità sulla base del fatto che era stato notificato da una persona che non aveva competenza a farlo. Infatti, chi non è dipendente né socio della società ma formalmente fornisce direttive al personale non ha titolo per licenziare se non gli sia stato conferito nelle forme di legge il relativo potere.   
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Chi denigra l’azienda mette a rischio il posto

18/09/2007 La Cassazione, con la sentenza n. 19232 del 14 settembre scorso, chiarisce che è legittimo il licenziamento nel caso in cui siano contestati al dipendente diversi episodi di denigrazione dell’immagine dell’azienda. La considerazione dei giudici è che non deve essere minata la fiducia che il datore di lavoro deve poter riporre nel dipendente. Viene precisato, inoltre, che l’intensità del provvedimento varierà a seconda del tipo di lavoro, del settore di attività, dell’oggetto delle mansioni e del...
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Trasferimento d’ufficio? Non è mobbing

11/09/2007 La Cassazione, con la sentenza n. 18580 del 4 settembre 2007, nel respingere il ricorso di un biologo chiarisce che non è da considerare mobbing il trasferimento d’ufficio di un lavoratore ad un nuovo reparto con assegnazione di altre funzioni. Salvo il caso in cui il dipendente non riesca a provare che la nuova attività abbia comportato una dequalificazione professionale dovuta ad un atteggiamento persecutorio del datore di lavoro.
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