Contenzioso

Il datore apparente può estinguere il debito contributivo anche per l'effettivo

26/04/2010 Nella sentenza di Cassazione - Sezione Lavoro - numero 8451 del 2010, il richiamo è all’articolo 1180 del Codice civile, il quale afferma che l’obbligazione previdenziale (i contributi) “può essere compiuta con effetti satisfattivi anche da un terzo”. Perciò, se a pagare i contributi previdenziali è il datore di lavoro apparente, che in tal modo estingue il debito verso l’Inps anche per l’imprenditore effettivo, l’obbligazione adempiuta ha effetti liberatori nei riguardi dell’Istituto. Il terzo...
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Licenziamento disciplinare: accertamento nella fase di merito

12/04/2010 Con sentenza n. 7645 del 30 marzo 2010, la Cassazione ha ribadito che, nei giudizi che abbiano ad oggetto il licenziamento disciplinare, l'organo giudicante di merito deve accertare che la specifica mancanza commessa dal dipendente sia obiettivamente idonea a ledere in modo grave la fiducia del datore di lavoro nei suoi confronti e, tale da giustificare una sanzione non inferiore a quella espulsiva; e tale accertamento di fatto non può essere sottoposto a censura nemmeno dai giudici di...
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Pensione di anzianità. Presupposto errato, l'Inps non risarcisce

12/04/2010 Se il presupposto, basato sulla convinzione di avere diritto alla pensione di anzianità, è errato in quanto fondato su estratti conto inesatti inviati dall’Inps, il lavoratore che si dimette non ottiene alcun risarcimento dall’Istituto previdenziale. Con la pronuncia 7683/2010, la Corte di Cassazione chiarisce, infatti, che l’estratto conto spedito dall’Inps all’assicurato non ha pari valore della certificazione sottoscritta dal funzionario responsabile, poi rilasciata su domanda...
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La via alternativa per l'uscita dal luogo di lavoro deresponsabilizza l'azienda in caso di infortunio

12/04/2010 Una sentenza dal contenuto chiaro, la 7373/2010 emanata dalla Cassazione, pone in capo al dipendente, anche disabile, che scelga un percorso alternativo all’usuale per raggiungere più in fretta l’auto evitando così la pioggia ma procurandosi un infortunio, la responsabilità dell’accaduto. Egli non sarà risarcito, né quanti come lui non possano dimostrare l’inagibilità della via ordinaria d’uscita, dunque “un rapporto di causalità tra comportamento aziendale ed evento infortunistico”.
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Certificazione nuova opportunità per patti più corretti

03/04/2010 Nell’analisi dell’autore Tiraboschi, il passaggio di maggiore interesse è il richiamo al rilancio, che il “collegato lavoro” fa, della certificazione, che nella pratica porterà alla riduzione del contenzioso in materia. La certificazione consentirà rapporti di lavoro fondati sul principio dello “stare ai patti”, della correttezza contrattuale, che metterà in chiaro da subito quali ragioni legittimano il ricorso ad una piuttosto che un’altra tipologia di contratto. Le parti – datori e lavoratori...
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Niente automatismi per il bonus da irragionevole durata del processo

01/04/2010 Secondo i giudici di legittimità – sentenza n. 7559 del 29 marzo 2010 – il beneficio di 2mila euro, previsto dalla Corte europea per le cause che superino i termini di ragionevole durata, non è applicabile, automaticamente, alle cause previdenziali e di lavoro. Non esiste, infatti, in Italia, un'applicazione automatica di questo bonus, ma il giudice dovrà sempre valutare, volta per volta, l'entità della posta in gioco, il numero di giudici che hanno esaminato il caso, la durata del procedimento,...
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Condanna per minacce di licenziamento

27/03/2010 Niente minacce di licenziamento nei confronti del lavoratore che non accetta "di svolgere l'attività lavorativa fuori del normale orario di servizio". Il datore, in caso contrario, rischia una condanna penale per minacce e violenza privata . E' il contenuto della sentenza n. 11891 del 26 marzo 2010 con cui i giudici di Cassazione si sono pronunciati in ordine ad una vicenda in cui ad una lavoratrice dipendente - che aveva rifiutato di svolgere l'attività lavorativa fuori dal normale orario di...
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Sanzione disciplinare illegittima se il datore non consente l'audizione orale richiesta

24/03/2010 I giudici di Cassazione, con sentenza n. 6845 depositata lo scorso 22 marzo, hanno statuito che, nel caso di contestazione disciplinare promossa dal datore nei confronti del lavoratore, quest'ultimo oltre alla comunicazione per iscritto delle proprie giustificazioni, può richiedere di essere sentito anche verbalmente. In questo caso, il datore deve fissare un incontro per l'audizione verbale del dipendente e ciò prima di procedere con la sanzione disciplinare, altrimenti illegittima. In...
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No al licenziamento in tronco per chi viene sorpreso a dormire al lavoro

19/03/2010 I giudici di Cassazione, con sentenza n. 6437 depositata lo scorso 17 marzo, hanno cassato, con rinvio, la decisione con cui la Corte d'appello aveva ritenuto legittimo il licenziamento in tronco irrogato dal datore di lavoro nei confronti di un metro notte, sorpreso mentre dormiva durante le ore di servizio.La Suprema corte ha, in particolare, ribadito come “il licenziamento motivato da una condotta colposa o comunque manchevole del lavoratore, indipendentemente anche dalla sua inclusione o...
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Distacco: licenziamento ingiustificato se non viene provato che non esistono altre mansioni

15/03/2010 Con sentenza n. 5403 del 2010, la Corte di cassazione, sezione lavoro, ha ribadito in tema di licenziamento del lavoratore, che ricade sul datore di lavoro l’obbligo di fornire la prova che il dipendente non poteva essere adibito a mansioni diverse da quelle svolte prima. Questo principio trova applicazione anche in ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo di un lavoratore distaccato. In base a tale assunto deve ritenersi errata la sentenza della corte di appello nella parte...
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