Contenzioso

E' legittimo il licenziamento del dipendente che abusa del telefono di servizio

10/03/2010 Chi abusa del telefonino messo a disposizione dell'azienda rischia il licenziamento per giusta causa. Il telefonino di servizio è infatti uno strumento di lavoro e non un benefit da utilizzare anche per uso privato.Lo ha precisato la Cassazione, Sezione lavoro, nel testo della sentenza n. 5546 del 9 marzo, depositata con riferimento ad una vicenda di un dipendente Telecom, licenziato dopo la scoperta che lo stesso aveva inviato, per uso privato, circa 50mila sms per un danno stimato in circa 6...
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Repressione della condotta antisindacale: può agire solo il sindacato nazionale

06/03/2010 La Cassazione, con sentenza n. 5209 del 4 marzo 2010, ha ribaltato la decisione con cui i giudici di merito avevano rigettato l'eccezione di inammissibilità sollevata da una società nei confronti di un ricorso ex articolo 28 dello Statuto dei lavoratori per carenza, in capo al sindacato ricorrente, del requisito di associazione sindacale nazionale. Nel testo della decisione di specie, la Suprema corte non fa che ribadire come solo le associazioni sindacali che abbiano sottoscritto accordi o...
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Cause di lavoro: tentativo di conciliazione non più obbligatorio

04/03/2010 Il Senato, nella seduta del 3 marzo scorso, ha approvato, in via definitiva, il Disegno di legge “collegato lavoro” che era stato messo a punto dal Governo insieme alla Finanziaria 2008. Il nuovo testo normativo contiene, tra le altre, anche importanti novità in materia di controversie di lavoro. In primo luogo, si ha l'abolizione del tentativo obbligatorio di conciliazione. Da necessario, quale condizione di procedibilità della domanda giudiziale, il tentativo diventa ora facoltativo ed...
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Vietato controllare mediante software applicativo il pc del lavoratore

25/02/2010 La Corte di cassazione con sentenza n. 4375 del 23 febbraio 2010 ha respinto il ricorso di un’azienda che lamentava il reintegro di una dipendente che era stata licenziata per aver abusato dell’utilizzo di Internet durante le ore di lavoro. I giudici hanno ritenuto non esservi proporzione tra il fatto del dipendente e la sanzione addebitata ossia il licenziamento: infatti era emerso che la durata dei collegamenti, salvo uno, era stata di pochi minuti e che l'accesso ad Internet era avvenuto...
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E' il giudice ordinario a statuire sui rapporti di lavoro dei segretari comunali

22/02/2010 E' il giudice ordinario a dover decidere in ordine alle controversie relative ai rapporti di lavoro dei segretari comunali e provinciali: lo hanno sancito le Sezioni unite della Cassazione con l'ordinanza n. 531 del 2010. Tale statuizione - precisano i giudici di legittimità – consegue al fatto che il rapporto di lavoro dei segretari è soggetto alla privatizzazione dei rapporti di lavoro alle dipendenze delle pa e che l'ammissione all'Albo non deriva da concorso ma dal possesso dei requisiti...
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Mansioni del sostituto temporaneo diverse da quelle del sostituito. Non vi è obbligo di assunzione

22/02/2010 Il ricorrente, avendo ricoperto un incarico diverso da quello della collega sostituita, riteneva di aver diritto ad essere assunto a tempo indeterminato. La Cassazione – sentenza 3598 dello scorso 16 febbraio 2010 – ha respinto la rivendicazione, sostenendo che il datore di lavoro può ben impiegare il sostituto a termine - pur nei limiti fissati da legge a tale discrezionalità (deve infatti sempre esistere un nesso di tipo causale tra l’attività dell’assunto in sostituzione e quella del...
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Datore libero di porre in mobilità

22/02/2010 La pronuncia della Cassazione, sezione Lavoro, numero 2734, emessa in data 8 febbraio 2010, legittima il datore alla mobilità del personale (anche di un solo dipendente) dopo una procedura di cassa integrazione straordinaria (Cigs), non dovendo egli rispettare il requisito numerico imposto dall’articolo 24 della Legge n. 223 del 1991, corrispondente a 5 licenziamenti in 120 giorni in ciascuna unità produttiva.
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No alla contestazione generica

22/02/2010 Nel testo della sentenza n. 3604 del 16 febbraio 2010, la Cassazione ribadisce che, nelle controversie in materia di lavoro, non si può opporre una contestazione generica ad un addebito riferito a fatti circostanziati; a questi ultimi, infatti, occorre rispondere in maniera specifica attraverso l'allegazione di precisi elementi che possano escludere quelli posti a fondamento dell'addebito stesso.
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Nel ricorso vanno indicati gli addebiti specifici

15/02/2010 Nell'atto introduttivo del giudizio di lavoro devono essere indicate, da parte del lavoratore che intenda ottenere la dichiarazione di inefficacia del licenziamento, le specifiche omissioni o irregolarità addebitate al datore su cui si fonda il petitum, e ciò a pena di nullità dell'atto stesso. E' quanto ricordato dalla Cassazione nel testo della sentenza n. 2735 dell'8 febbraio 2010.
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Senza impugnazione del licenziamento nei termini addio al risarcimento

15/02/2010 La decadenza, derivante dalla mancata impugnazione del licenziamento nei termini fissati dalla legge, 60 giorni, produce la conseguenza che il lavoratore, non solo non può essere reintegrato in azienda, ma non può nemmeno richiedere il risarcimento del danno in quanto non può far accertare in giudizio la illegittimità del licenziamento. Tale orientamento è stato confermato nella sentenza n. 2676 del 5 febbraio 2010 della Corte di cassazione, sezione lavoro, ricordando come in sede di regime...
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