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La consegna di medicinali è prestazione autonoma

18/05/2009 La Cassazione, con la sentenza n. 10629 dell’8 maggio 2009, ha stabilito che per qualificare il rapporto di lavoro, ossia distinguere un’attività autonoma da una subordinata, accanto all’assoggettamento all’esercizio del potere direttivo del datore, nel caso di prestazioni estremamente semplici e ripetitive, sono da considerare anche elementi come continuità e durata dell’attività svolta, modalità di erogazione del compenso e regolamentazione dell’orario di lavoro. Il caso muove dalla richiesta...
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Licenziamenti trasversali

18/05/2009 Con la sentenza n. 9991 del 2009 la Corte di cassazione, nel respingere il ricorso di una lavoratrice licenziata dall’azienda per riduzione del personale, ha chiarito che è legittimo il licenziamento del lavoratore che appartiene ad un reparto diverso da quello oggetto della ristrutturazione aziendale. È, infatti, all’intero complesso aziendale che ci si deve riferire per operare la scelta del personale da mettere in mobilità per esigenze tecnico-produttive. Qualsiasi decisione volta restringere...
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Non duplicabili le voci di danno

18/05/2009 Il giudice, in materia giuslavoristica, non deve mai duplicare il risarcimento del danno non patrimoniale attraverso l'attribuzione di nomi diversi a pregiudizi identici dovendo, in ogni caso, individuare il discrimine tra meri pregiudizi non risarcibili e danni che vanno risarciti all'esito di una congrua valutazione. E' quanto statuito dalla Cassazione nel testo della sentenza n. 10864 del 12 maggio scorso.
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Il dirigente compie atti antisindacali ma non ne risponde

05/05/2009 La Corte di cassazione con sentenza n. 6460 depositata il 17 marzo 2009, ha chiarito che, in presenza di comportamenti antisindacali del dirigente scolastico, occorre promuovere azione giudiziale contro l'amministrazione scolastica e non nei confronti dello stesso. Ai sensi dell'articolo 28 dello statuto dei lavoratori, infatti, il provvedimento del giudice è volto non a perseguire la condotta antisindacale ma a reprimere quest'ultima con la cessazione del comportamento illegittimo e la...
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Cessato il rapporto c'è la prescrizione

04/05/2009 La Cassazione, sentenza n. 9695 del 23 aprile scorso, ha spiegato che il termine iniziale per il decorso della prescrizione del diritto al Tfr va individuato nel momento in cui tale diritto può essere fatto valere e, quindi, nel momento in cui il rapporto di lavoro subordinato viene a cessare.
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Legittimo il recesso per assenza e offese

27/04/2009 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 8938 del 2009, ha dichiarato legittimo il licenziamento di un prestatore che oltre a non presentarsi sul posto di lavoro aveva offeso pesantemente il datore. Nel caso, un operaio addetto alla manutenzione di macchinari non si era presentato al lavoro per due giorni consecutivi per lo svolgimento di un turno di lavoro straordinario. Appena rientrato al lavoro, il terzo giorno, benché avesse ricevuto una sospensione dal servizio non aveva abbandonato il...
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Non c'è mobbing se la lavoratrice è “intemperante”

24/04/2009 Per la Cassazione - sentenza n. 9474 depositata il 21 aprile 2009 - la condotta del lavoratore che, durante il periodo di malattia, svolga attività lavorativa ulteriore ed attività extra costituisce grave inadempimento rispetto all'obbligo di favorire il recupero della propria integrità psico-fisica. Con altra sentenza depositata in pari data (la n. 9477), la Corte di legittimità ha invece escluso ad una lavoratrice il risarcimento chiesto per esser stata trasferita dal datore a causa del...
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La trasferta si può perdere

20/04/2009 Non costituisce giusta causa di licenziamento il rifiuto del lavoratore di eseguire le proprie prestazioni, quando motivato dall’inadempimento della controparte. Perciò, se quel lavoratore non si presenta sul cantiere fa scattare la massima misura punitiva, il licenziamento. Che per la Cassazione – sentenza 8075/2009 – è legittimo. In particolare, se non è ingiustificato né contrario a buona fede il rifiuto di adempiere, a fronte del mancato pagamento delle retribuzioni (a causa di difficoltà...
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Insubordinazione con l’iter disciplinare

20/04/2009 Secondo la corte di Cassazione – sentenza 5580 – compie un’azione disciplinare dissimulata da ragioni produttive od organizzative la società che, proposto un cambio di mansione al dipendente, ottiene il rifiuto e lo licenzia contestandogli di non aver raggiunto i previsti risultati. Il licenziamento in seguito ad insubordinazione è “ontologicamente disciplinare” – motivato formalmente come dovuto a ragioni obiettive, è in realtà mosso da mancanze (la disubbidienza) - e deve seguire precise...
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Si concorda la qualifica ridotta

20/04/2009 La Cassazione, con la sentenza n. 6552/2009, ha chiarito che il patto per l’accettazione di mansioni inferiori deve essere anteriore o contemporaneo al licenziamento. Il consenso alla dequalificazione non può sorgere da una dichiarazione del lavoratore espressa in un momento successivo all’allontanamento e non accettata dal datore, soprattutto se il dipendente abbia in precedenza agito in giudizio sostenendo l’illegittimità del demansionamento.
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