Contenzioso

Senza errori o violenze la confessione è legittima

13/07/2009 Se un dipendente è sottoposto a procedimento disciplinare e rilascia una confessione stragiudiziale, essa deve considerarsi legittima in assenza di errori o violenza. Questo perché la confessione viene considerata come una dichiarazione resa per riconoscere, con coscienza e volontà, un fatto sfavorevole per se stessi e favorevole per l’altra parte. Dunque, tale confessione non può essere revocata e meno che non si dimostri che essa sia determinata da errore di fatto o da violenza e, in tal caso,...
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Sbaglia chi assume su posti disponibili

30/06/2009 Il Giudice del lavoro di Oristano, con una sentenza del 12 giugno 2009, la n. 233, ha spiegato che per aversi immissione a ruolo di un docente occorre la presenza di un posto vacante non rilevando la costituzione di eventuali cattedre di salvaguardia. Con la decisione è stato respinto il ricorso presentato da un docente precario che lamentava di non essere stato immesso a ruolo in una classe di concorso dove risultavano due disponibilità. L'amministrazione, infatti, aveva disposto una sola...
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La prescrizione ha tempi ordinari

29/06/2009 La Corte di legittimità, con la sentenza n. 13945 del 16 giugno 2009, ha spiegato che è soggetta all'ordinario termine di prescrizione l'azione del lavoratore per il riconoscimento della qualifica superiore; per contro, le azioni dirette a ottenere le differenza retributive derivanti dal suddetto riconoscimento si prescrivono nel termine di 5 anni.
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Niente mobbing in azienda

27/06/2009 Con una sentenza depositata ieri, la n. 26594, la Corte di cassazione ha confermato la decisione con cui i giudici dei gradi precedenti avevano assolto dal reato di maltrattamenti un capoufficio che, in una grande azienda, soleva vessare una dipendente. La Corte, in particolare, dopo aver precisato che il mobbing, nel nostro ordinamento, non costituisce una fattispecie di per sé punita penalmente, ha spiegato che per veder riconosciuto il reato di maltrattamenti occorre che le vessazioni siano...
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Il recesso disciplinare si comunica senza ritardi

15/06/2009 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 13167 del 2009, ha accolto il ricorso presentato da un direttore di una banca che era stato licenziato per giusta causa. Per l'uomo, il recesso era da considerarsi illegittimo in quanto gli era stato contestato dopo tre mesi ed era infondato. Mentre i giudici di merito avevano rigettato le istanze del bancario, la Cassazione ha ribaltato il verdetto precisando come, in linea generale, la contestazione debba avvenire “in immediata connessione temporale...
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Il biglietto gratis non si nega

15/06/2009 Secondo la sentenza 11213/09, la regola della obbligatorietà di provvedere all’assegnazione di biglietti aerei – ad opera dell’azienda verso i propri subordinati quale apprezzamento di meritevolezza – “vale a conferire alla società il diritto di denegare tale beneficio a quanti abbiano demeritato; di talché il giudizio sulla meritevolezza non può essere mai assolutamente discrezionale e insindacabile”. Perciò, non vi può essere valutazione neppure del giudice di rinvio sui contenuti di tale...
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Il “capo” risponde per lo stress

11/06/2009 La Corte di Cassazione, con sentenza n. 23923, conferma la decisione della Corte di appello di Genova e condanna un dirigente della Pretura di Imperia a risarcire i danni causati dal suo “atteggiamento quotidiano violento e aggressivo”, che aveva provocato ad una cancelliera degli stati ansiosi-depressivi. Dunque, secondo i giudici di merito se il capo, con atteggiamenti aggressivi, provoca al dipendente uno stato ansioso depressivo deve rispondere dei danni inferti.
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Vietato modificare domande in appello

08/06/2009 Con sentenza n. 12522 del 28 maggio scorso, la Cassazione ha spiegato come il lavoratore che abbia dedotto, nel ricorso introduttivo, la mancanza di giusta causa o di giustificato motivo del licenziamento intimatogli, non può successivamente far valere, nel corso del giudizio o in appello, la nullità del licenziamento per violazione della disciplina procedimentale di cui all'art. 7 della legge 300 del 1970.
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