Diritto Penale

Gli insulti tramite e-mail non costituiscono molestia

01/07/2010 La condotta di chi invii insulti tramite e-mail non integra il reato di molestie di cui all'articolo 660 del Codice penale e non è sanzionata penalmente.  E' quanto statuito dalla Corte di cassazione nel testo della decisione n. 24510 del 30 giugno con riferimento ad una vicenda in cui un uomo di Cassino aveva inviato ad una collega un messaggio di posta elettronica contenente “apprezzamenti gravemente lesivi della dignità e della integrità personale e professionale del convivente”. I giudici...
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Consolle protetta dal diritto d'autore

30/06/2010 Con sentenza depositata lo scorso 21 giugno, la n. 23765, la Cassazione ha ribaltato la decisione con cui i giudici di merito avevano escluso la rilevanza penale della condotta posta in essere dal rappresentante di una srl il quale aveva messo in vendita dei dispositivi che, applicati su consolle quali Nintendo Wii e Ds, Xbox Microsoft, Playstation, consentivano l'utilizzazione di videogiochi copiati in maniera illegale attraverso la rimozione della protezione appositamente apposta. In...
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Niente consumo di gruppo se l'acquisto non avviene, fin dall'inizio, anche per conto degli altri

29/06/2010 La Cassazione, con sentenza n. 24432 del 28 giugno 2010, ha respinto i ricorsi avanzati da due uomini avverso la decisione con cui il Gup del Tribunale di Roma, prima, e la Corte d'appello, poi, li aveva condannati per concorso in cessione di droga e violenza sessuale nei confronti di tre ragazze minorenni. Le difese dei due imputati lamentavano che i giudici di merito avessero negato la sussistenza del consumo di gruppo senza considerare lo stato di tossicodipendenza e la consapevolezza degli...
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Legittimo il sequestro delle somme derivanti dall’uso di carte di credito replicate

28/06/2010 Con la sentenza n. 23070 del 2010 la sezione seconda penale della Corte di cassazione ha confermato la legittimità del sequestro, disposto con decreto, del denaro ritrovato nell’abitazione di un cittadino extracomunitario, gestore di un call center, indagato per truffa, associazione a delinquere e violazione della normativa antiriciclaggio. I giudici della Corte Suprema hanno sostenuto la liceità di quanto accertato dal tribunale, il quale aveva ricostruito che il gestore “rubava” i codici...
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La minaccia di incassare gli assegni può nascondere l’estorsione

28/06/2010 Per la Corte di cassazione sussiste il reato di estorsione anche nel momento in cui gli imputati minacciano la vittima di mandare in protesto gli assegni che questa aveva dato a garanzia della somma prestata per far fronte a difficoltà economiche momentanee. Non rileva la tesi della difesa degli imputati, sostiene la sentenza della Cassazione penale n. 23067/2010, secondo cui non esiste il delitto di estorsione in quanto gli assistiti avevano solo esercitato il loro diritto ad incassare quanto...
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Nessuna esimente per le accuse al collega

24/06/2010 Con sentenza n. 24003 del 23 giugno 2010, la Cassazione ha respinto il ricorso presentato da un avvocato di Pordenone che, condannato per ingiuria e diffamazione nei confronti di un collega per aver inviato a quest'ultimo un telegramma di accuse per negligente comportamento, lamentava la mancata applicazione, ai sensi dell'articolo 598 del Codice penale, dell'esimente ivi considerato relativo alla non punibilità per le "offese in scritti e discorsi pronunciati dinanzi alle autorità giudiziarie...
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Autorità competente per la Vas imparziale ed indipendente

24/06/2010 Il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, Sezione di Milano, con sentenza n. 1526 del 17 maggio 2010, ha accolto il ricorso presentato dal titolare di un ditta individuale avverso una deliberazione del Consiglio comunale di Cermenate con cui era stato approvato il Piano di governo del territorio (Pgt).In particolare, il Comune, ai fini dell’obbligatoria sottoposizione del proprio Pgt alla procedura di valutazione ambientale strategica (Vas), aveva provveduto ad avviare il...
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Pene accessorie proporzionate alla principale

23/06/2010 Per la Cassazione – sentenza n. 23720 del 18 giugno 2010 – la durata delle pene accessorie alla principale deve essere proporzionata al fatto e modulata in maniera tale da consentire la rieducazione del condannato. La Corte di legittimità, in particolare, ha ribaltato una decisione con cui i giudici di merito, a seguito di un patteggiamento che non prevedeva un accordo specifico sulla misura delle pene accessorie, avevano disposto l'interdizione dell'imputato dai pubblici uffici per cinque anni...
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Condanna anche penale nel caso di guida di auto sequestrata

22/06/2010 La Sesta sezione penale della Cassazione, con la sentenza n. 23736 del 2010, ha accolto il ricorso presentato dalla Procura e annullato una decisione di assoluzione disposta dai giudici di appello in favore di un uomo che era stato sorpreso alla guida del veicolo, di sua proprietà, già sottoposto a sequestro amministrativo a seguito di infrazioni al Codice della strada. La condotta dell'uomo aveva rilevato – secondo la Corte – non solo sotto il profilo amministrativo ma anche sotto quello penale...
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Le registrazioni in accordo con la polizia sono inutilizzabili senza l'ok dell'autorità giudiziaria

22/06/2010 La Corte di cassazione, con sentenza n. 23742 del 21 giugno 2010, ha annullato una decisione di condanna per millantato credito impartita ad un uomo sulla base di un'attività di intercettazione posta in essere per tramite di un soggetto “interlocutore” che era in accordo con la Polizia. Queste registrazioni non erano state autorizzate né dal Gip né dal pubblico ministero e per questo l'imputato aveva fatto ricorso innanzi ai giudici di legittimità sostenendo l'irritualità della...
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