Diritto Civile

Interrogatorio formale. La reticenza è equiparata alla mancata presentazione

16/04/2010 Con sentenza n. 7783 dello scorso 31 marzo 2010, la Cassazione, Terza sezione civile, ha precisato che le risposte evasive o reticenti date in sede di interrogatorio formale sono equiparate alla mancata presentazione o al rifiuto di rispondere e, come tali, consentono al giudice di ritenere come ammessi i fatti dedotti nella prova per interpello. L'articolo 232 del Codice di procedura civile – spiegano i giudici di legittimità – statuisce che le ipotesi collegabili alla mancata comparizione o...
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Consulta: le norme sul matrimonio non discriminano le unioni gay

16/04/2010 E' stata depositata, lo scorso 15 aprile 2010, la sentenza n. 138 con cui la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili le questioni costituzionali avanzate dal Tribunale di Venezia e dalla Corte di appello di Trento nei confronti degli articoli del Codice civile sul matrimonio per asserito contrasto con i principi inviolabili della Costituzione “nella parte in cui, sistematicamente interpretati, non consentono che le persone di orientamento omosessuale possano contrarre matrimonio con...
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Il genitore non affidatario non ha voce in capitolo sulle spese straordinarie

15/04/2010 La Prima sezione civile della Cassazione, con sentenza n. 8676 depositata lo scorso 12 aprile, ha respinto il ricorso avanzato da un padre avverso la decisione con cui i giudici di merito lo avevano condannato a versare, oltre al mantenimento, anche le spese straordinarie decise esclusivamente dalla ex moglie nell'interesse della figlia a lei affidata. Secondo l'uomo, la decisione sulle spese straordinarie doveva essere concordata anche con lui. Di diverso avviso i giudici di legittimità i...
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La Consulta respinge i ricorsi sui matrimoni tra omosessuali

15/04/2010 L'ufficio stampa della Corte costituzionale, con nota del 14 aprile 2010, ha comunicato il contenuto della decisione presa dalla Suprema Corte con riferimento alle questioni poste con ordinanze del Tribunale di Venezia e della Corte d’appello di Trento, in relazione alle unioni omosessuali. Nel dettaglio, i giudici di Venezia e di Trento - a cui si erano rivolte tre coppie gay dopo che era stato impedito loro, da parte dell'ufficiale giudiziario, di procedere alle pubblicazioni di matrimonio...
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Trasferimento fittizio, fallimento in Italia

13/04/2010 Le Sezioni unite civili della Cassazione, con sentenza n. 8426 depositata lo scorso 9 aprile 2010, hanno rigettato il ricorso presentato da un uomo contro il provvedimento con cui la Corte d'appello di Roma aveva dichiarato il fallimento di una Srl, con sede in Romania, di cui lui era legale rappresentante. Il ricorrente, nel corso del giudizio, aveva più volte eccepito il difetto di giurisdizione del giudice italiano stante il trasferimento, già da diverso tempo, della sede della Srl in...
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Affidamento da valutare con rigore

12/04/2010 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 2123 del 2010, ha spiegato che, nell'ambito della dichiarazione dello stato di abbandono di un minore, qualora lo stesso sia stato oggetto di abusi sessuali o maltrattamenti nella famiglia d'origine, e dunque sia stato “colpito in modo gravissimo nella sua più profonda dimensione emotiva”, deve essere valutata con particolare rigore la disponibilità all'affidamento manifestata da uno dei parenti entro il quarto grado anche se alleghi di aver mantenuto...
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Assegnazione della casa coniugale revocata se si estingue l'interesse dei figli

12/04/2010 Va revocata la disposizione di assegnazione della casa familiare all’ex coniuge convivente con la figlia quando questa non ha più interesse a rimanere nella casa assegnata. Lo ha disposto il decreto del tribunale di Catania del 26 febbraio 2010. I giudici hanno effettuato accertamenti circa l’interesse della prole all’assegnazione della casa verificando che, a seguito delle nuove nozze della madre assegnataria della casa, la figlia ha perduto interesse all’”habitat domestico” in quanto...
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Il contratto è risolto se le parti rimangono inerti

12/04/2010 Secondo i giudici del Tribunale di Piacenza – sentenza depositata lo scorso 9 marzo – un contratto di appalto può dirsi consensualmente risolto tra le parti per mutuo dissenso nel caso in cui vi sia stata inerzia reciproca delle parti contrattuali, qualora, cioè, entrambi i contraenti, per un significativo lasso temporale, non abbiano dato esecuzione agli obblighi contrattuali, non abbiano richiesto l'esecuzione dell'altra parte nonché non abbiano contestato l'inadempimento della controparte.
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Responsabilità contrattuale in capo alla struttura sanitaria

12/04/2010 Il Tribunale di Bologna, nel testo della sentenza n. 62 del 2010, ha qualificato la responsabilità addebitabile ad una struttura sanitaria in conseguenza dei danni, patrimoniali e non, subiti da un nascituro colpito, al momento del parto, da asfissia a causa della negligente condotta dei sanitari, come responsabilità contrattuale per come disciplinata dall'articolo 1228 del Codice civile. L'Ente ospedaliero, in particolare, risponderebbe dei fatti dolosi o colposi posti in essere dalle condotte...
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Niente indennizzo se l'abitabilità viene rilasciata nelle more del giudizio

12/04/2010 La Cassazione, con sentenza n. 6548 del 2010, ha accolto il ricorso avanzato da un uomo avverso la decisione con cui i giudici dei precedenti giudizi di merito lo avevano condannato al risarcimento del danno conseguente al fatto che lo stesso aveva venduto due immobili privi del certificato di abitabilità. Ai sensi della decisione impugnata, il mancato rilascio della licenza di abitabilità avrebbe integrato un'ipotesi di consegna di aliud pro alio che legittimava la pretesa dell'indennizzo da...
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